Come Achab.

10 aprile 2012

« Roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di un’idea incurabile. »

(Moby Dick – Herman Melville)

Il Capitano Achab.

Diffidenza, noia, isolamento, rabbia, disillusione, aridità, vacuità: devo combattere contro l’assedio di questi parassiti dell’anima…

Nella lotta si è soli, perché la testardagine, l’ottusità sono terreno fertile alla loro proliferazione. Tutto il potenziale immunitario è stato risucchiato dagli stessi, se ne nutrono giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto e l’impotenza diviene destino. A intervalli regolari, l’inattività si tramuta presto in ansia, che ti lascia giacente in una morsa, piegato in due, immobile, respiro affannoso, blocco dei pensieri, vuoto, terrore, tremore, inerzia fredda. L’ansia: questo mostro, un enorme cetaceo imprigionato sotto una spessa lastra di ghiaccio.

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